Giocatori di calcio “terrificanti” (in tutti i sensi!)
Un elogio alle brutture del calcio
Tutto il brutto del calcio giocato
Scoordinati, scarsi tecnicamente, incapaci di stoppare un pallone e magari nemmeno di bell’aspetto: no, non stiamo descrivendo personaggi di un film dell’orrore quanto calciatori terrificanti (in tutti i sensi!) degni di quest’Halloween ormai alle porte. Assieme a zucche, fantasmi, pipistrelli e ragnetti, che il 31 ottobre popoleranno le nostre case, non starebbero certo male i poco attraenti Carlos Tévez e Franck Ribéry e neanche gli “scarponi” Greško e Vampeta perché sabato, si sa, è il giorno dedicato a tutto ciò che è spaventoso. E se i giocatori più brutti di sempre e quelli più scarsi in assoluto non provocano spavento – a noi storicamente ne hanno provocato e tanto –, non sapremo chi o cosa possa fare davvero paura. Pronti dunque per gustarvi una carrellata di brutture calcistiche? Partiamo con i “bidoni” più incredibili. Di calciatori nel corso degli anni ne sono passati tanti, eppure alcuni come gli interisti Greško e Vampeta hanno lasciato il segno, in negativo però: lo slovacco fu il più grande protagonista di quel famoso 5 maggio 2002, che con la sua prova, disastrosa, permise alla Lazio di scucire lo scudetto dalle maglie nerazzurre, mentre il brasiliano è stato un giocatore dalle scarse qualità tecniche e oltremodo sopravvalutato che scese in campo una sola volta con il Biscione. Che dire poi di Ba, centrocampista rossonero degli anni ’90 che con Capello riuscì a giocare solo 15 minuti per poi essere richiamato in panchina visto che a detta del suo allenatore “non si muoveva”? Correva la stagione 1997-1998 e la partita incriminata era Lazio-Milan finale di Coppa Italia. Qualcuno di voi si è per caso scordato di Sorondo, fenomeno interista inutile anche nei colpi di testa e nei contrasti aerei che invece avrebbe dovuto vincere vista l’altezza? E potremmo così continuare a parlarvi dei calciatori più scarsi di sempre. Prima di passare a quelli più brutti, permetteteci di menzionare il duo Sebastian Rambert e Anthony Vanden Borre. Piccola precisazione: non ce l’abbiamo con l’Inter e con gli interisti come qualcuno potrebbe pensare, considerato le tante citazioni di calciatori nerazzurri, ma purtroppo la Beneamata per un bel periodo ha fatto incetta di scarponi. Detto questo, Rambert, presentato insieme a Zanetti, era da tutti considerato la stella più luminosa, almeno tra i due, e sappiamo come è andata a finire, mentre Vanden Borre, talento della Nazionale Belga, alla Fiorentina e al Cagliari riuscì a bistrattare il pallone in tutti i modi possibili.
I “diversamente belli”
Dopo avervi parlato dei giocatori più scarsi di sempre, è giunto il momento di dirvi qualcosa anche dei calciatori più brutti in assoluto. Senza offesa per nessuno, gli atleti di cui stiamo per farvi menzione erano e sono sì campioni con il pallone, ma soprattutto David di Michelangelo al contrario. Siamo sicuri che non ce l’avranno con noi protagonisti di primo piano come Carlos Tévez, Franck Ribéry, Gervinho e Muntari, che non sono certo dei sex symbols (e probabilmente lo sanno), e nemmeno i colleghi più sconosciuti, almeno al grande pubblico, come Luke Chadwick, Trifon Ivanov e il pittoresco Carlos Valderrama. Purtroppo Madre Natura con loro non è stata magnanima come non lo è stata nei confronti di Rodrigo Taddei ex Roma, del bestione inglese Joleon Lescott o dell’indimenticabile Robert Prosinečki. Ma in fondo che importa se un giocatore non è di bell’aspetto? Nulla, ma visto che Halloween è ormai alle porte non potevamo certo parlarvi dei calciatori più fighi, tipo David Beckham, e nemmeno dei più bravi a trattare il pallone, tra cui Cristiano Ronaldo. Se ci pensate bene lo facciamo praticamente sempre perché il calcio per noi è bellezza, puro spettacolo e gesti atletici incredibili, fatta eccezione appunto per il 31 ottobre. Questo giorno dell’anno è dedicato a loro, ai giocatori di calcio terrificanti (in tutti i sensi!).