Gli esperti di calcio sono sicuri: Milan da Champions
Il Milan è tra le squadre più in forma del momento in Serie A. La compagine rossonera, impegnata tra l’altro anche in Europa League (competizione nella quale è già scesa in campo nei turni di qualificazione, ottenendo il biglietto d’ingresso alla fase a gironi), ha ottenuto tre successi nelle prime tre giornate della nuova stagione di campionato, peraltro senza subire alcun gol, un record combinato che il Diavolo non centrava dalla stagione 1971/1972.
I numeri, le statistiche ed i ricorsi storici danno ragione al Milan di Stefano Pioli e, allo stesso tempo, fanno sognare tutti i tifosi rossoneri. Il Milan si ritrova così a guardare tutti dall’alto in basso in classifica, in Serie A, alla prima sosta del campionato (al pari dell’Atalanta, altra grande protagonista della passata stagione).
Tre vittorie nei primi tre incontri del campionato non si vedevano da 14 anni, ovvero dalla stagione 2006/2007 quando il Milan di Carlo Ancelotti (che in campionato partì con 8 punti di penalità) andò a conquistare ad Atene la Champions League battendo in finale il Liverpool. Dobbiamo andare, invece, agli inizi degli anni novanta, nella stagione 1993/1994, per trovare la porta del Milan imbattuta nelle prime tre giornate del campionato: anche in questo caso, stiamo parlando di un’altra squadra da primato (forse il Milan più forte di tutti i tempi), ovvero del record di imbattibilità in porta di Sebastiano Rossi e dell’epopea della formazione allenata da Fabio Capello (vincitore di cinque scudetti con i rossoneri) che al termine di quella stagione inanellò l’ennesimo scudetto e la vittoria in Coppa dei Campioni (ancora una volta ad Atene contro il Barcellona).
Improbabile pensare di poter ripercorrere, già da quest’anno, la strada dei successi di Capello e Ancelotti, anche perché oggi il Milan non può più contare sull’esperienza dei vari Baresi, Boban, Albertini e Kakà, gente che ha segnato anni e anni di vittorie e successi in rossonero, bensì su un manipolo di giovani arrembanti e sfacciati (e poco adusi ai grandi palcoscenici), pronto a conquistare le prime pagine delle cronache sportive. Quella vista in campo sinora, al netto dell’indisponibilità della Zlatan Ibrahimović, è una formazione dall’età media inferiore ai 23 anni, con ben sette giocatori che sono nati dopo il 1999, a partire dal portiere Gianluigi Donnarumma (classe 1999, ma ormai già un veterano) per finire al diciottenne Lorenzo Colombo (nato nel 2002). Nessuna squadra in Europa (tra i cinque campionati più importanti del vecchio continente) può fregiarsi di questo primato anagrafico.
Sinora la campagna acquisti operata dal direttore tecnico Paolo Maldini sembrerebbe aver portato i primi frutti. Ma la stagione è ancora lunga e le sfide più importanti (senza dubbio, le più difficili sulla carta) arriveranno solo più tardi. Senza dimenticare il doppio impegno, Serie A-Europa League, che a lungo andare potrebbe sfiancare le giovani bocche di fuoco rossonere.
Detto questo, il Milan ha tutte le carte in regola per poter arrivare in fondo sia in campionato che in Europa. Secondo tutti gli addetti ai lavori, i rossoneri di Pioli, con Atalanta, Napoli, Lazio e Roma, sarebbero tra i favoriti a finire tra i primi quattro della classifica in A (posto che Juventus e Inter occuperebbero le prime due posizioni della graduatoria) e i favoriti in assoluto (dopo le squadre inglesi del Tottenham e dell’Arsenal) a conquistare l’Europa League (la cui vittoria, tra l’altro, garantirebbe la qualificazione automatica alla prossima edizione della Champions League).
Soltanto nelle prossime giornate riusciremo a capire se questa sarà veramente una stagione da ricordare per il Milan. Intanto, i tifosi del Diavolo si coccolano i loro ragazzini terribili, con la speranza di ritornare a calcare al più presto i rettangoli di gioco dei più importanti stadi del vecchio continente.