Pogacar, professionista da un solo anno, fa già parte della storia del ciclismo
Il ciclismo come lo abbiamo conosciuto fino a oggi non sarà più lo stesso
No, non è una frase fatta: il ciclismo come lo abbiamo conosciuto fino a oggi non sarà davvero più lo stesso dopo l’incredibile trionfo al Tour de France 2020 di Pogacar. Tutti, noi compresi, dal 29 agosto in poi eravamo pronti a gustarci un Roglic imprendibile in salita e invece ecco spuntare un giovane che di nome fa Tadej, che nella cronoscalata decisiva, quella del penultimo giorno a Planche des Belles Filles, è divenuto il più insospettabile dei trionfatori della più bella e intensa corsa a tappe maschile di ciclismo su strada professionistico. Ora, direte voi, è facile salire sul carro del vincitore e omaggiarlo, e avete ragione a sostenerlo, ma pensate che nemmeno le più grandi aziende di scommesse davano molte speranze al 22enne sloveno, dunque potreste anche perdonarci! Scherzi a parte, il ciclista del UAE Team Emirates dopo un solo anno di professionismo è il primo sloveno dalla storia a vincere il Tour de France, nel suo caso con uno scarto di 59’’su Primoz Roglic, e nessuno prima di lui aveva mai indossato nel corso della stessa manifestazione la maglia gialla, quella bianca e quella a pois. Piccolezze dite? Non abbiamo ancora finito: Pogacar è il secondo più giovane corridore ad aggiudicarsi il Tour con i suoi 21 anni e 365 giorni dopo Henri Cornet che ci riuscì nel 1904 a soli 19 anni e 352 giorni. Trionfatore in ben tre tappe di quest’edizione, Tadej ha migliorato anche il record di scalata di 5 GPM. Chapeau.
Quanti record da ricordare!
L’impresa di Pogacar, fresco vincitore del Tour de France 2020, è talmente bella e pazzesca da obbligarci a ripetere ancora una volta alcuni incredibili record che è riuscito a infrangere: oltre ad avere spiazzato completamente le più importanti aziende di scommesse, che davano Roglic come stra-favorito e Pogacar distante anni luce dal 30enne campione del Team Jumbo-Visma, il 22enne ha conquistato la maglia gialla, ottenuto quella bianca di miglior giovane e infine quella a pois di miglior scalatore, e non è da tutti, anzi…Non solo: Tadej, che ha letteralmente dominato la Grande Boucle, è il più giovane corridore ad essersi aggiudicato il Tour negli ultimi 111 anni, meglio di lui solo il francese Henri Cornet che nel 1904 vinse a 19 anni. Non male per la nuova stella del ciclismo che con le sue imprese rivoluzionerà totalmente questo sport da qui ai prossimi anni a venire. A partire dal Mondiale di Imola, ormai al via, siamo certi che la rivelazione del Tour de France del 2020 sarà pronta a superare, pedalata dopo pedalata, i ciclisti che proveranno a frapporsi sul suo (vincente) cammino.
Che corridore è TadejPogacar?
A questa domanda verrebbe da rispondere così: ”Il primo che è riuscito a spezzare il dominio durato un decennio di Sky/Ineos”. Ovviamente c’è molto di più da dire: Pogacar è il ciclista venuto dal nulla, o meglio dalla piccola cittadina slovena di Komenda, protagonista di una bellissima favola sportiva che avevamo una gran voglia di vivere. Impressionante in salita e dotato di gambe davvero resistenti, caratteristiche che lo porteranno lontano, il giovane sloveno non ricorda nessun professionista del passato forse perché all’apparenza non ha punti deboli: su ogni terreno dimostra infatti di essere un atleta eccezionale. E siamo solo agli inizi…Da un talento di questo genere, in grado di emozionarci grazie alla sua pedalata fluida e al tempo stesso decisa, dobbiamo davvero aspettarci di tutto, anche che il ciclismo come lo abbiamo conosciuto fino a oggi non sarà più lo stesso! Dite che stiamo esagerando? Preparatevi a osservare le nuove imprese di Pogacar durante il Mondiale di Imola e poi ne riparleremo.