I calciatori meno utilizzati e più pagati in questa stagione
I panchinari di lusso, e che lusso!
Quando scaldare la panchina è comunque un affare d’oro!
Conoscete la particolare categoria di “calciatori da sempre protagonisti in campo” in cui rientra un mito come Buffon, che ha superato le 650 presenze in Serie A, o una sicurezza come Handanovič, che da poco ha tagliato il traguardo delle 500 presenze in Serie A? Ecco dimenticatela perché i calciatori di cui vi parleremo tra poco non rientrano affatto in quella categoria. Sì, perché oggi vi parleremo dei calciatori meno utilizzati e più pagati in questa stagione. I non protagonisti dell’annata 2020-2021 sono panchinari di lusso, e che lusso! Ogni loro seduta domenicale e infrasettimanale è un affare d’oro non tanto per le società che li hanno ingaggiati a suon di milioni di euro quanto per i diretti interessati. E i diretti interessati coinvolti in quest’affare vantaggioso sono tanti e sono sparsi per i principali tornei nazionali di pallone. Avete voglia di fare la loro conoscenza?
Dalla Germania alla Spagna passando per l’Italia: tutto il mondo è paese
All’interno della lista di cui fanno parte i calciatori meno utilizzati e più pagati in questa stagione ci sono almeno tre protagonisti che non giocano certo per delle squadrette e che vorremmo farvi subito conoscere. Vi presentiamo dunque Dan-Axel Zagadou del Borussia Dortmund, con uno stipendio di 6 milioni netti a stagione e meno di 300 minuti giocati, Mariano Díaz del Real Madrid, con uno stipendio di 4 milioni netti a stagione e meno di 400 minuti giocati, e infine Carles Aleñá del Barcellona, oggi in prestito al Getafe, con uno stipendio di 5 milioni netti a stagione e meno di 700 minuti giocati. Lo ammettiamo: non saranno calciatori conosciutissimi al grande pubblico e nemmeno sportivi sex symbol, ma a loro non importerà visto che per giocare pochi minuti guadagnano quanto e forse più di molti loro colleghi che sgobbano rincorrendo il pallone avanti e indietro. Come sono lontani i tempi in cui Alessandro Del Piero (non proprio uno sconosciuto) doveva giocare tutto l’anno per portare a casa una “misera pagnotta” da circa 9 miliardi di lire, gli attuali 4,5 milioni di euro! Oggi Dan-Axel Zagadou stando quasi sempre in panchina ne prende molti di più. E la sua stessa situazione (poverino) la stanno vivendo anche due ex conoscenze della nostra Serie A come il portiere Norberto Neto, che nella Liga non è certo protagonista viste le sole 6 presenze a fronte di uno stipendio di 3,7 milioni di euro all’anno, e Emre Can, che in 2 anni di Juventus ha collezionato 37 presenze e un totale di 10 milioni di euro. Il flop più clamoroso alla voce acquisti della società bianconera pur di giocare a calcio, e lasciare la Juventus, ha deciso di tagliarsi lo stipendio. Così facendo ha trovato casa a Dortmund dove sta facendo il suo sulla linea mediana. Almeno nel caso di Emre Can possiamo parlare di un ex panchinaro di lusso che ha scelto di non scaldare più la panchina come altri suoi colleghi. Chapeau per lui.
Un monte ingaggi da abbattere
In definitiva possiamo dire che i club di calcio più ricchi in assoluto sono quelli che possono permettersi costosi calciatori per lo più panchinari come Zagadou, Díaz e Aleñá. Non è certo colpa loro se guadagnano le cifre che vi abbiamo sopra riportato, ma è colpa del sistema calcio che obbliga i club a esborsi secondo noi eccessivi. Visto che l’ex sport calcio è diventato un nuovo business – e questo non lo scopriamo noi – sarebbe sensato coprire d’oro solo calciatori come CR7 che giocano tutte le partite e che fanno la differenza. Per tutti gli altri, ossia per tutti quelli che non vengono quasi mai utilizzati, sarebbe invece sensato inserire nel contratto una clausola per cui a un tot di panchine corrisponde un tot stipendio. Ok, stiamo fantasticando – lo sappiamo – ma sarebbe un modo come un altro per abbattere quel monte ingaggi che sta pesando sempre più sui bilanci societari. Passino i non protagonisti della stagione 2020-2021, ma almeno nei prossimi anni bisognerebbe provare a intervenire a sfavore della categoria “calciatori meno utilizzati e più pagati”.