NBA, dove arriveranno i nuovi Big Three dei Nets: Kyrie Irving, Kevin Durant e James Harden?
I nuovi Big Three di Brooklyn pronti a lottare per l'anello
La novità più gustosa – e senza dubbio quella più affascinante – per gli appassionati della NBA di tutto il mondo quest’anno arriva direttamente da Brooklyn dove la franchigia recentemente acquistata da mister Alibaba, Joe Tsai (il co-fondatore del colosso dell’e-commerce insieme a Jack Ma), ha voluto fare le cose alla grande (o, secondo alcuni, strafare) portando ai Nets l’MVP del 2018 e miglior realizzatore della lega nelle ultime tre stagioni, James Harden, per formare così con l’ala piccola Kevin Durant (MVP del 2014 e campione NBA con i Warriors nel 2017 e 2018) ed il play Kyrie Irving (campione NBA con i Cavs nel 2016) il trio più forte di ogni tempo.
Irving e Durant, già dallo scorso anno nel roster dei Nets (che quest’anno vede al suo debutto in panchina l’ex All-Star Steve Nash), hanno atteso a lungo l’arrivo in squadra del Barba, probabilmente una delle guardie tiratrici più talentuose (e discusse fuori dal campo) che abbia mai giocato in NBA. Con questo concentrato di talento (e, soprattutto, di punti nelle mani), è lecito ipotizzare una stagione da protagonista per Brooklyn. Ma quanto sono forti e dove possono veramente arrivare i Big Three dei Nets?
Il trio più costoso della storia
Il trio stellare costerà ai Nets quest’anno qualcosa come 115 milioni di dollari, cifra che arriverà a 120 milioni la prossima stagione e 127 milioni tra due anni se tutti e tre resteranno a giocare ancora a Brooklyn. In particolare, Harden sarà il giocatore dei Nets che in questa stagione guadagnerà di più, con uno stipendio di oltre 41 milioni di dollari, seguito da Durant (tra i primi dieci sportivi più pagati del 2020 secondo Forbes) con poco più di 40 milioni e Irving con 33,5 milioni. KD e Irving, tra l’altro, hanno accettato di tagliarsi parte dello stipendio nell’ultimo campionato per permettere alla propria squadra di ingaggiare l’amico di vecchia data DeAndre Jordan, altro uomo di esperienza al servizio di coach Nash in squadra.
Il buongiorno non si vede dal mattino
Con i Big Three in campo, i Nets hanno vinto le ultime due (entrambe contro Miami 128-124 e 98-85). Tuttavia, questo non appare ancora sufficiente per avere un’idea più definita del potenziale della squadra. Perché se è vero che il trio delle meraviglie ha fatto cilecca nelle due partite giocate contro Cleveland, è anche vero che da soli, Harden e Durant, hanno dominato la sfida contro i Milwaukee Bucks (con Irving out per motivi personali) dell’MVP delle ultime due stagioni Giannis Antetokounmpo.
Il paragone con i Big Three del passato
Ma ad ogni buon conto quella di Brooklyn è una squadra che quest’anno sarà destinata a diventare protagonista nei playoff. Sarà un processo lungo e difficile, particolarmente per i Nets e per coach Nash che, a conti fatti, si troverà a gestire un trio di superstar assai particolare, con Harden ancora in lite con la sua ex squadra (i Rockets), Irving alle prese con non meglio problemi personali e Durant che sembra non gradire fino in fondo i metodi di allenamento del suo nuovo tecnico.
Potenzialmente, i tre tenori dei Nets potrebbero riuscire a fare anche meglio dei Big Three di Miami nella stagione 2010/2011 quando LeBron James e Chris Bosh si accasarono in Florida per unirsi a Dwyane Wade, formando così uno dei trio più temibili (e successivamente vincenti) della storia della NBA. Eppure, all’inizio non fu semplice, un po’ come sta accadendo oggi ai Nets. Tutto quel talento messo insieme, infatti, vinse appena 9 delle prime 17 partite disputate, salvo poi arrivare in finale e perdere contro i Dallas Mavs di Dirk Nowitzki. Questi Nets possono ripercorrere le gesta di quegli Heat e competere per il titolo, così come confermano anche le quote dei migliori operatori sportivi che vedono Brooklyn favorita per il successo in NBA soltanto alle spalle dei Los Angeles Lakers.
Il talento non basta
Brooklyn è oggi la squadra con il tasso tecnico più elevato in NBA. Ma il talento da solo potrebbe non bastare per vincere sin da subito. Sono tante le varianti che potrebbero influenzare la stagione dei Nets, dal singolo apporto dei suoi Big Three, all’amalgama che si troverà all’interno dello spogliatoio. Questo rimane il punto interrogativo più grande di una squadra che potrà rivelarsi tanto affascinante quanto fragile.